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Alteia
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Racconti

LA SAMA:

Un bel giorno di primavera di ritorno dalle scuole di Rieti con la SAMA, Paolino, all'altezza della curva de u figoritu, con l'aiuto della forza centrifuga, decise con Massimo di Pasquale di contrastare Renzo e Natale (seduti dall'altra parte dei 5 sedili posteriori) nel vetro adiacente il Rossi più giovane (Renzo). Di ritorno all'altezza della curva de UTU, Natale e Renzo si accordarono con gli altri vandali seduti vicino a loro (vale a dire, Coleman, Salvuccio e lo stesso Massimo de Pasquale) di contraccambiare, e di ripagare il Villano con la stessa moneta. Senonchè aiutati dalla forza centrifuga e da 5 sederi possenti e spingenti all'unisono, l'impresa si rivelò mitica. Il Villano venne spinto con tale possenza che si stacco il vetro e Paolino volo fuori dal finestrino come un uccellino, cadendo con l'organetto (il sedere) sulla ruzzetta (il bordo della strada). Ci si accorse di quello che era successo solo dopo che Nello girato a guardar la strada da dietro urlò: "Mamma mia..... autista .... fèrmateeee.....!!!!! Il quintetto aveva ignorato il grido en passant di un Paolino volante che urlava mentre schizzava fuori dalla Sama e giratosi a guardar dietro si trovo a vedere il Paolino correre dietro l'autobus pauroso di rimanere a piedi. L'autista si fermò e scesi tutti a vedere che ne era stato di Paolino, se cioè fosse morto e si muoveva grazie a qualche riflesso (tipo serpe morta che si arrotola), oppure fosse ancora vivo. Quando Salvuccio si accorse di un buco che Paolino aveva sulla fronte si allarmò. Il lembo di pelle che si alzava dal buco, con il riflesso del sole sembrava essere bianco e Salvuccio pensò: " Gli stà a scappà u cervellu " e gli ci infilò un dito per contenere la fuoriuscita. Comunque una volta che tutto andò a posto, la Sama si fermò nel giardino del Cicolano (un saluto a Valerio Balilla che ha coniato il termine), e i nostri 6 sventurati si trovarono a dover spiegare a Polizia e Carabinieri attòniti lo strano evento e il giorno dopo finirono sui giornali.
Ecco questo è quello che successe quel giorno!!!

Natale

 

LA SAMA bis:

PARRUCCONE:

ho letto il racconto, e mi vi dico ke stessa cosa è accaduta al sottoscritto e a carapella.L'anno non lo ricordo,comunque facevo la 2° o 3° media,al ritorno da scuola con il 213 io ero seduto all'ultimo posto in fondo a sinistra con carapella sopra,pensate quanto stavano avvelenati quelli piu grossi(le botteeee...),va bo va non me lo fate ricorda,all'ora vicino a me c'erano se non ricordo male Costa Streppone Pikkio Cozzolo,va bo non ricordo bene e sti disgraz...ti ce spiaccicavano contro il vetrone,una volta due volte tre volte,e daje e daje e aridaje arrivati a casette ke succede?precisamente davanti al macellaio, il vetrone si stacca,io mi ritrovo con metà del mio corpo fuori dal 213 con eugenia ke mi teneva dentro tirandomi per la maglia o per il braccio non ricordo bene,ditelo a lei,e carapella???e carapella booooo in quell'attimo non c'ho capito un c...o,grazie al pikkio è salvo,aspettate non è finita cosi in quell'attimo è passato sapete ke? l'Autobus ke andava verso rieti,mamma mia ke c..o .Il 213 era pieno, la gente?ki strillava ki piagneva ki stava zitto xkè sconvolto, l'autista invece guida fischiava, ke imbe.....le non si era accorto di un c...o,arrivati a grotti all'emporio una makkina ci sorpassa e fa cenno all'autista di fermarsi,si ferma scende si raccontano 2 ca....ate e si riparte,più avanti c'è la fermata,il 213 si inizia a svuotare. Arrivati al civico 48 entro a casa e Sonia mi dice ke hai fatto?io niente poi però vede ke su di me c'era una striscia di grasso(del finestrino) ke partiva dalla schiena fino alla caviglia e vai co 2 ca.....te,poi però dopo du giorni sgamato. Be ke dire... la sapevate sta storia? io penso ke fra un pò d'anni quest'avventura si ripete visto ke succede solo a sto paese...


 

U Sigarittu Annacquatu

Sigaro ti ricordi quando Gaetano 7 balls ti annaquo' da capo a piedi come un geraneo in un ormai lontano felice giorno d'estate, mentre eravamo spensierati intenti ad un'intensa partita a tresette? La ragione era che disturbavamo il pisolino pomeridiano del suo simpatico nipotino flipperino, adito come pochi ai giochini di zia Cesira.

Anni d'oro ormai passati quando una reminescenza del fascio inperversava per le rive del fosso,e quando la societa bonaria frutto del dopoguerra e della morale democristiana consentiva questo e altro a coloro che avevano ancora delle nostalgie per l'ordine e l'ubidienza. E cosi questi gentiluomini, si irritavano se si giocava fino a tardi al bar,dove la new generation,Renzo Rossi,Natale Rossi Roberto Amelini,Penna Bianca e quantaltro di piu illustre presento quel periodo con la loro gogliardia e l'anticonformismo tiravano a far tardi in quel del zuccone dando una botta morale di vita con il bigliardino.Oppure se dei bambini,osavano giocare quando non era permesso,e all'ora del pisolino post prandiale(come il giovane balilla flipperino inquadrato dal nonno squadrista). E cosi quel giorno i disubbidienti gia secchi per natura e dicostituzione,non si meritarono l'olio di ricino,ma acqua tra capo e collo. Il piu igenizzato fu il giovane sigaretto che al tempo fervido credente benedi con le sue paroline dolci il distinto senile. Il quale non sapeva il poveretto,che nell'anima del sigaretto,si annidava l'ideale del contemporaneo Agnoletto. E cosi per ribellione,si organizzo una manifestazione,con palloncini alla mano,gonfiati ne con elio ne propano,ma con il primo rubinetto sottomano. Aggiunto al tuttto con fare rupestre,il liquido aureo di area campestre . Cosi inizio la missiva dei gavettoni,recapitati sui balconi,con un umido messaggio al vecchietto,dove si consigliava di non dormir la sera nel letto. E fu cosi in quel paesello di provincia che la storia partori e mise a confronto nuove generazioni,e si dava vita ogni giorno ad un perfetto spaccato della soceta italiana.
Un saluto a tutti dal sigaro cambiale tratta bond argentino,giovane promessa mai mantenuta.

                                                                                        Cristian

La doppia feste di S.Vittorino e La Madonna dei Balzi

Nella lontana seconda metà del 70 ,scompiglio creò nel ridente paese di Grotti, l'arrivo delle Feste di San Vittorino e della Madonna dei Balzi che divise il paese in modo netto!La discussione nacque per celebrare le feste nel giorno in cui cadevano o nella domenica appena successiva,questo creò tensione nel paese tra due fazioni!Una composta dai lavoratori delle fabbriche, che non poteva partecipare alla feste infrasettimanali,(la maggior parte di grotti),e che voleva le feste la domenica;e l'altra  fazione che non aveva di questi problemi , voleva celebrare il giorno stesso le feste(Buona parte di Capupiano)!Perciò in quell'anno si celebrarono due Madonne e due San Mettorino con unica soddisfazione di Don Arcangelo....Girò anche per il paese una sottoscrizione,la famosa lettera, per capire come era diviso il paese!!Questa competizione portò le due fazioni a gareggiare per organizzare la miglio festa con il risultato che quelli della domenica, più numerosi, portarono per la prima volta un Concerto di un gruppo grande a Grotti (La Bottega dell'Arte).

Il concerto fu fatto  nella piazzetta!Questo grosso evento fu un’innovazione per l'intera provincia e portò un numero elevato di persone che congestionarono l'intero paese e costrinse molta gente a rinunciare al concerto!La doppia festa durarono appena due anni!!!

Questo è ciò che mi è stato raccontato dai miei genitori, se qualcuno vuole replicare.....a grotti  siamo in democrazia!!!!

                                                                                        Roberto

LA 128 DI PAPA' BERNARDINO

In un uggioso pomeriggio di Novembre, in quel di Grotti davanti al mitico bar Zuccone ormai ora in disuso,una combriccola di giovani leve trascorrevano annoiati il pomeriggio post scuola.Tra la combriccola si elencavano notorietà del posto del calibro di Davide lo Sbirro,Emanuele Cucciolina,Massimo Alvaro detto da noi tutti il DJ e naturalmente il sottoscritto Erro in arte Sigaro.Ancora aleggiava tra le mura del bar un’impresa condotta pochi mesi indietro da DJ Massimo Alvaro e Giggi la capretta,fratello di Cicciolina e figli entrambi di Ngelinu.Infatti i due neo patentati,dopo un allegro tour alcolico,si avventurarono con la mitica 127 di papa Ngelinu verso Rieti,ma all’altezza di Casette scambiarono una ruzzetta per un’area di sosta non autorizzata e terminarono la loro corsa,dalla partenza non del tutto lineare e rettilinea,tra un frattone.In due eroi rimasero fortunatamente illesi e si accorsero delle lievi ammaccature solo al sopraggiungere del di venturo,quando ebbero smaltito il liquido alcolico.A quel ricordo si lancio la proposta di massimo DJ di andare ad inaugurare il neo patentato lo Sbirro calato da capupianu con la 128 di papa Bernardino,rossa amaranto,fiammante,in quel di Contigliano,inneggiato nella nostra fantasia come luogo di perversione natio di giovani pulzelle di facile costume(naturalmente sempre disponibili,si ma con gli altri).Parti il quartetto terribile,con Dj e cicciolina sul sedile posteriore a scazzottarsi,il Sigaro come navigatore,e lo Sbirro con invidiabile scioltezza di un paraplegico alla guida.Arrivati a Contigliano,lo sbirro diete subito sfogo delle sue doti da sor Shumacher in una cava dove ci eravamo impantanati,con una retromarcia mozzafiato da billico in controsenso in una via di paese,impresa riuscita splendidamente dopo dodici o tredici manovre.Alla constatazione,gia palese alla partenza,della mancanza in loco di donne promiscue,ci si riavviammo verso casa,e durante il tragitto all’altezza dello svincolo di S.Giovanni incrociammo uno sfortunato ciclista che ci veniva incontro.Il malcapitato ignaro nell’incrociarci potè provare le doti balistiche di Cucciolina che sportosi dal finestrino posteriore,con l?abilita di un lama consumato,centro in pieno volto il malcapitato,suscitando le sue ire,e inevitabilmente le nostre risa che invasero l’abitacolo.Il destino giustiziere pero rese a noi poveri ignari di li a poco,pan per focaccia,anzi filaru de pane pe r focaccia.Infatti all’invidiabile velocità di 58km orari con scalata in terza,lo sbirro affronto la curva di Poggio Fidoni, paragonabile alla scikan della 100miglia di Indianapolis,dove sbando di culo rovinosamente(a onor del vero per colpa anche dell’asfalto inumidito da una leggera pioggerellina)ma con l’agilità di un bradipo,e con di un ingessato,riprese l’autoveicolo,che in carreggiata in orizzontale,punto la ruzzetta,e dopo aver fatto collisione con la medesima cappotto rovinosamente con una capriola alla Yuri chechi.L’abitacolo fu invaso prima da un silenzio terribile,poi dall’urlo isterico dello sbirro che diceva:mamma mea sbrigamoce scappemo fori tuttiiiiii!Usciti dall’abitacolo l’atmosfera si presento surreale,Davide lo sbirro intorno alla macchina con una mano al cuore e una sui capelli diceva allucinato:madonnina mia madonnina mia madonnina mia,o dio mio o Dio mio oDio mio(parea Pasqualina deu fosso insieme a Ines,saluto le signore).A terra seduto sulla ruzzetta il Sigaro soffriva alla spalla come un cane bastonato e alla testa(lunico leso)Cicciolina rideva in modo isterico,tipo una iena ridens,mentre Massimo Dj mi si avvicino,e con molta umanita mi disse all’orecchio:che emozione,che senzazione unica irripetibile,indimenticabile,era invaso dall’adrenalina e fulminato come uno sotto trip.La ciliegina sulla torta pero fu quando sopraggiunse sul luogo dell’incidente mio cugino Roberto detto Leopoldo,che andava ad amoreggiare in quel di Selci,e vistomi a terra,subito disse umanamente(cosi almeno sembra):mi sci no ti che vu sete iti cosci forte,mi sci che non aio mai fattu cosci perché io sci che a conoscio sta strada…!!!!!Il quadro era completo,ma l’assurdo era in agguato e il ridicolo spesso colorisce di rosa il nero,e al momento che radrizzammo la macchina,lo sbirro penosamente,con il suo”o dio dio o madonna mea”in preda alla follia più totale tento di rimettere in sede il parabrezza tutto rotto e fuoriuscito dalla guida.Finalmente arrivo sulla scena del danno l’anima razionale della famiglia Rossi,e cioè Natale,e quando arrivo, subito Davide in preda ad una dissociazione, da fare invidia ad un tossico dipendente sotto trip,disse:avevo fatto appena il pieno di benzina….delirio totale!!!!!!Natale venne subito da me,finalmente qualcuno mi cagava e mi chiese come stavo,guardo il fratello e gli disse:tu e tutu scemu,ma come caz…. A fattu?E cosi,ritornammo tutti a Grotti io con il collo storto e insieme agli altri con una avventura in piu nel cuore.

Ps.Davide si e ripreso e diventato un dottore e si e sposato,spero che i figli un domani possano leggere tutto ciò,e additarlo quando li rimprovererà di vivacità.

                                                   Enrico  

         

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